19 Marzo 2024
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L'INTERVISTA DEL LUNEDÌ: Simone Gardella

10-05-2021 13:48 - stagione sportiva 2020-2021
Simone Gardella, superato il corso nel 2003, calca i terreni di gioco da arbitro fino al 2015. Già componente del Consiglio Direttivo dal 2008 al 2013, e referente informatico del Comitato Regionale dal 2013 al 2015, nel 2016 diventa Organo Tecnico Sezionale, ruolo che ricopre tuttora insieme a quello di Segretario Sezionale.

Simone, cosa ti ha spinto a diventare arbitro?

Nel 1994 ho seguito il corso arbitri perché mi affascinava l'idea di "fare rispettare le regole". Ma un piccolo problema fisico non mi ha permesso di conseguire la certificazione e quindi ho lasciato perdere. Ho riprovato nel 2003, superato il problema, e da lì mi sono subito divertito ed impegnato tantissimo.

Qual è stata la più grande soddisfazione vissuta in campo?

La mia carriera sul campo è stata molto limitata, infatti ho arbitrato al massimo fino in Seconda Categoria e ho svolto qualche partita in campionati regionali come assistente.
Il ricordo di una gara decisiva per l’accesso in Prima Categoria “Anpi Casazza - Marassi Quezzi” davanti alle tribune del campo XXV Aprile colme di tifosi è stata sicuramente una grande soddisfazione. Comunque, per me contava soprattutto scendere in campo, quindi vado orgoglioso di ciascuna partita che ho diretto.

E invece la situazione più complicata? Come l'hai gestita?

Situazioni complicate particolari non ne ho mai avute. Anche perché dal 2005 al 2008 ho deciso di allontanarmi dall'Associazione per potermi dedicare agli studi (Medicina non perdona come richiesta di impegno). Al mio rientro mi sono dedicato tantissimo al Settore Giovanile e quindi, a parte qualche scriteriato sulle tribune, non ho avuto situazioni particolarmente complicate.
Ma questo periodo è stato fondamentale per la mia carriera da dirigente. Infatti, proprio in quel periodo Roberto Romeo ha iniziato a capire il mio potenziale come osservatore. Lo ho accompagnato in decine di partite e mi ha insegnato tutto. Da quel momento sono anche entrato nel Consiglio Direttivo come collaboratore e da allora ho preferito la scrivania al campo.

In questi anni che insegnamenti hai ricevuto dalla Sezione di Genova?

L’Associazione mi ha insegnato la gestione dell'imprevisto, mi ha fatto crescere nel modo di rapportarmi con le persone e mi ha dato la capacità di prendere le decisioni in un secondo, elementi fondamentali nella mia professione.

In questo mandato cosa vuoi dare alla nostra Sezione?

Passione, profonda passione. Senza questa non si va da nessuna parte. Senza passione non si inizia ad arbitrare nemmeno una gara di Esordienti. Passione che cercherò di trasmettere soprattutto alle giovani leve.


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