L'INTERVISTA DEL LUNEDÌ: Federico Cuccu

26-04-2021 13:05 -


Federico Cuccu diventa Arbitro nel Novembre 2001 all’età di 15 anni. Nel 2005 passa al Comitato Regionale, esordendo al termine della stagione come Arbitro nel campionato di Promozione.
Dopo cinque stagioni nel 2010 incomincia a ricoprire il ruolo di Assistente riuscendo a fare l’esordio in Eccellenza in un mese. Dopo sei stagioni, in cui è riuscito ad avere buone soddisfazioni nel 2016, ha raccolto l’invito del Presidente Romeo a fare parte della sua squadra, diventando così Osservatore Arbitrale e Organo Tecnico, prima con il ruolo di Responsabile degli Assistenti e dal 2017 come Designatore del Settore Giovanile e Scolastico, venendo riconfermato nel secondo mandato.

Federico, cosa ti ha spinto a diventare arbitro?

Sinceramente, nonostante una grande passione per il calcio, non avendo mai giocato, non avrei mai pensato di poter fare l’arbitro. Poi un giorno mio padre, avendo sentito da un amico del corso arbitri, mi propose l’idea e per curiosità ho iniziato questo sport, che ormai, più che una passione è diventata una mia seconda pelle.

Qual è stata la più grande soddisfazione vissuta in campo?

Sicuramente le soddisfazioni più grandi le ho vissute sul campo da Assistente. In diverse stagioni sono sceso in campi storici come Imperia, Sanremo e Chiavari in Eccellenza ed è stato sempre molto emozionante. Ricordo in particolare una partita tra Sanremese e Caperanese davanti a mille persone che rimarrà forse la partita più bella della mia carriera.

E invece la situazione più complicata? Come l'hai gestita?

Penso che le situazioni più complicate le ho vissute, sempre da Assistente, nel dover aiutare e in qualche caso proteggere i colleghi più giovani. Ho sempre utilizzato il buon senso e l’esperienza per aiutarli a portare a termine le gare nel migliore dei modi.

In questi anni che insegnamenti hai ricevuto dalla Sezione di Genova?

A livello personale mi ha fatto conoscere un gruppo di amici che mi accompagna da diversi anni della mia vita. Dal punto di vista caratteriale mi ha insegnato a non arrendermi mai e ad affrontare anche le sfide più difficili con fiducia nei propri mezzi

In questo mandato cosa vuoi dare alla nostra Sezione?

Vorrei proseguire insieme agli altri miei compagni d’avventura un lavoro di formazione dei giovani arbitri trasmettendo tutto quello che ho imparato sia in campo e sia dai miei “maestri” arbitrali.