La novità, approvata dalla Federazione Italiana Giuoco Calcio attraverso la modifica dell'articolo 40 comma 1, prevede la possibilità per ragazze e ragazzi fino ai 17 anni di essere tesserati sia per l'AIA sia per società della Lega Nazionale Dilettanti o del Settore Giovanile e Scolastico. Il doppio tesseramento arbitro-calciatore permetterà a questi giovani associati di dirigere partite di calcio nei gironi nei quali non è ovviamente presente la propria società.
"L'idea di avere un arbitro che ha giocato a pallone è un salto culturale e in termini di competenze - ha detto il Presidente dell'AIA Alfredo Trentalange - In questo modo l'arbitro non sarà più visto come l'uomo nero, ma come un compagno di giochi: ne beneficeranno sia i direttori di gara che i calciatori. Credo che questa novità sia un bene per il calcio italiano, la Federazione è stata lungimirante". "Questa modifiche rappresentano un'importante svolta nella progettazione di una nuova classe arbitrale" ha commentato a margine della riunione il presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio Gabriele Gravina.